Ampiezza di prospettive storiografiche e attualità di interessi politici si congiungono in quest’opera di Hannah Arendt, facendone un poderoso strumento per l’interpretazione complessiva dell’epoca in cui viviamo. Il totalitarismo non è riducibile a uno dei tanti ostacoli che hanno insanguinato il cammino della civiltà: un fenomeno qualitativamente diverso, “forse la crisi più grave subita dall’uccidente dopo lo sfacelo dell’impero romano“. Malattia tipica delle nazioni moderne, nel suo decorso come stadio finale la completa disumanizzazione dell’umanità.
Condizione: buone condizioni
Caratteristiche: 1° edizione italiana 1967
Formato: copertina rigida