E riuscimmo a riveder le stelle offre una visione inaspettata del cielo notturno sopra Venezia e oltre. Le fotografie di Conticelli trasformano il visitatore in un supereroe in grado di superare l’accecante inquinamento luminoso e di allargare i limiti dello spettro visibile dell’essere umano. L’esposizione è accompagnata da un poetico racconto di Irene Conticelli che conduce il visitatore lungo tutto il percorso dell’esposizione. L’esposizione, opportunatamente divisa nelle due sale di SpazioEventi, è parte di un progetto nato nel 2022 che si propone l’obiettivo di realizzare fotografie notturne della città di Venezia rappresentandola come la vedrebbe un osservatore dotato di “super vista”. Nella prima sala infatti sono presenti dieci fotografie deep sky che mostrano il cielo così come appare attraverso l’ausilio di strumenti professionali. Il sensore della fotocamera, al contrario dell’occhio umano, è progettato per ottenere immagini a colori anche al buio e per raccogliere molta luce tramite lunghe esposizioni, permettendo così di riprodurre i dettagli più fini e delicati. Le fotografie sono state prodotte senza l’ausilio di intelligenza artificiale unendo due immagini realizzate dallo stesso luogo e nella stessa notte: una classica fotografia notturna che ritrae la città e un’immagine del cielo stellato ottenuta con un’esposizione di circa un’ora e con l’ausilio di un astroinseguitore. La seconda sala invece ospita sei fotografie del cielo profondo e una del nostro satellite. Le astrofotografie propongono alcuni oggetti celesti, rappresentativi della fantasia e della bellezza del cosmo. I soggetti ritratti sono tra i più noti e dalle grandi dimensioni apparenti. Spesso, infatti, si crede che siano molto piccoli e che per riprenderli siano necessari degli strumenti estremamente potenti. Tra le varie immagini esposte, la Luna ha la dimensione angolare più piccola. L’astrofotografia può aiutarci a rallentare, ad alleviare la frenesia quotidiana, restituendoci la giusta proporzione che occupiamo nell’universo e suggerendoci di riprenderci il tempo per nutrire la nostra mente, le nostre emozioni e la nostra spiritualità.